La disfatta di Matteo Renzi era in certo senso scritta nelle stelle: la spocchia del premier, le sue amicizie con miliardari e banchieri, le faide interne al PD, sono accidenti, elementi cioè legati alla situazione contingente. La sostanza della sua disfatta deve essere cercata nel fallimento della moneta unica, dell’Unione Europea e dell’economia neoliberista sottostante: mille giorni di governo “europeista” hanno logorato Renzi a tal punto da rendere scontato il rigetto da parte dell’elettorato.