Dopo l’autoincensamento del governo per l’uccisione del capro-tunisino Anis Amri …
… e il ringraziamento a denti stretti dei tedeschi (anche questo dato abbondantemente in pasto a una opinione pubblica sempre più stanca dei continui diktat tedeschi e signorsì italiani) …
… tutto torna al solito tran tran.
Il governo italiano stanzia 20 miliardi di euro per ricapitalizzare le banche nazionali in difficoltà, si organizza per utilizzarne 5 per intervenire su MPS, ma (ops!) la BCE solleva l’asticella e decreta che per ricapitalizzare la banca senese ne sono necessari 8,8 di miliardi (9, insomma):
E qual è il risultato? Che i mercati si mettono paura e ricominciano a vendere azioni anche delle altre banche italiane in difficoltà …
Ora i sospetti che la BCE (leggi: i tedeschi) giochi sporco e il suo scopo sia aggravare la situazione, mettere ostacoli e puntare alla messa in sicurezza dell’Italia con la Troika cominciano ad affiorare anche nelle menti obnubilate delle nostre classi dirigenti finanziarie:
Insomma, la nostra classe dirigente (non solo e non tanto politica, e comunque la peggiore di tutta la storia repubblicana) ha pensato bene di utilizzare il vincolo esterno (l’unione europeo neoliberista e l’euro) per imporre agli italiani tagli, disoccupazione (la disoccupazione strutturale necessaria secondo il credo neoliberista), precarizzazione, flessibilizzazione, impoverimento, e ora quello strumento si ritorce anche contro di loro. Perché ha ragione Federico Dezzani: i tedeschi non li fermi con un attentato pilotato: